Il commento del direttore
Remo Vangelista
C’è l’hotel francese fatto di bolle di vetro per dormire immersi nella natura, ma senza rinunciare alle comodità, oppure guardare indisturbati le stelle; c’è anche l’albergo cinese incastrato in una cava di acqua, oppure quello costruito sugli alberi, o ancora quello i cui muri sono fatti interamente di carte magnetiche, per non parlare degli Iglu-Dorf Hotel, alberghi che rinascono ogni inverno, scolpiti e modellati nella neve, in sei località montuose tra Alpi e Pirenei.
Nel mondo c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi ama gli hotel eccentrici ed è disposto anche a spendere cifre considerevoli per dormire una notte in un posto indimenticabile. Come l’Holiday Inn Key Card Hotel a New York, che porta la firma di Byran Berg, un costruttore di castelli di carte. Più che un albergo, un’installazione artistica. La fotogallery su corriere.it.