Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il 53,8% degli imprenditori ritiene utile avere informazioni sulle caratteristiche e i comportamenti dei turisti italiani e stranieri. Lo dice uno studio Isnart realizzato su un campione di imprese italiane alberghiere ed extralberghiere.
“Gli operatori turistici hanno bisogno di programmare le loro attività d’impresa. Per questo le Camere di commercio hanno avviato un nuovo modello di osservazione economica sul turismo sfruttando i big data - ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli –. L’intelligenza artificiale può dare alle imprese strumenti concreti per diventare più competitive e, alle Camere di commercio, modalità innovative per presidiare la nuova competenza sul turismo attribuita dalla riforma.”
L’indagine mostra un quadro sfaccettato di richieste: le imprese del Nord-Est (75,7%) e del Centro (58,9%) vorrebbero dei dati sulle motivazioni di scelta della vacanza e della destinazione, quelle del Nord-Ovest ricercano le statistiche sulla tipologia di alloggio scelto (48,9%), e quelle del Sud e Isole optano (48,9%) per i dati su età e condizione economica dei turisti.
Dall’indagine emerge inoltre che per definire al meglio le strategie commerciali, il 28,7% delle strutture alberghiere ritiene importante avere delle statistiche sul metodo utilizzato dai turisti per organizzare il proprio viaggio (tradizionale o via web).