Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale sulla legge della Regione Lombardia che introduce un codice identificativo per gli alloggi in locazione turistica, arrivata alla fine della scorsa settimana, ora le regioni e le associazioni degli albergatori alzano la voce per chiedere che a tutti sia consentito imporre una stretta sulle locazioni brevi.
La Lombardia aveva infatti imposto al ‘popolo di Airbnb’ fin dal 1 novembre scorso l’obbligo di munirsi del cosiddetto Cir per svolgere attività di affitto a breve termine, ma il Governo aveva impugnato la legge. Ora, con lo sdoganamento arrivato dalla Consulta, anche le altre regioni che hanno legiferato o stanno legiferando in questo senso hanno una freccia in più al loro arco.
Prima fra tutte la Puglia, che al momento vede il suo dispositivo legislativo bloccato perché, come quello lombardo, impugnato dal Governo. “Alla luce del recente pronunciamento della Corte Costituzionale – dice Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia - il ministro del Turismo Centinaio,
che continua a non perdere occasione per dichiararsi favorevole al codice identificativo, deve avere il coraggio delle sue idee e proporre immediatamente al suo Governo di ritirare l’atto di impugnazione contro la Regione Puglia. In tal modo potremmo già dall’imminente stagione estiva dare filo da torcere ai furbetti dell’appartamentino e agli evasori fiscali del sistema ricettivo.»
Sulla stessa linea anche l’assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner: “Saluto con soddisfazione la sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità dell’introduzione di un codice identificativo per gli alloggi in locazione turistica da parte della Regione Lombardia: è la dimostrazione che il disegno di legge da me proposto si muove nella direzione giusta e che la sua introduzione, che auspico avvenga nei tempi più brevi possibili, contribuirà a contrastare in modo estremamente efficace l’abusivismo in questo settore della ricettività turistica”.
Il Cir è già stato per altro introdotto nel Lazio per le strutture ricettive extralberghiere e gli alloggi per uso turistico; in Piemonte per le locazioni turistiche; in Sardegna per le strutture ricettive extralberghiere e le locazioni occasionali a fini ricettivi; in Toscana per gli alloggi locati per finalità turistiche ed è in via di introduzione anche in Campania.