Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Hanno un respiro corto, puntano a salvare una stagione e non gettano le basi per una ripresa vera nel 2021”. Massimo Caputi, presidente di Federterme, parla in questi termini delle misure del Decreto Agosto, verso le quali si dimostra molto scettico.
In un’intervista a Il Sole 24Ore parla del 2020 come di un anno “che non sarà certo luminoso, viste le numerose difficoltà dei trasporti e le incertezze che ancora pesano sugli sviluppi della pandemia”.
Grazie al protocollo ‘Terme sicure’ gli oltre trecento stabilimenti nazionali hanno ripreso a operare: “Si lavora nei fine settimana soprattutto, e con prenotazioni a giornata, mentre gli alberghi sono ancora vuoti” prosegue Caputi. Sul credito d’imposta sugli investimenti la soglia dei 200mila euro è troppo bassa: “C’è una dote di 160 milioni che verrà bruciata in un click day di due secondi, sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più”.
Caputi su questo punto è molto critico: “Vengono dati 500 milioni a fondo perduto per le attività commerciali dei centri storici, più del triplo dei crediti di imposta per le aziende turistiche. Non si risolve la situazione con le mance, servono interventi forti, mirati e di lungo periodo”.
La rivalutazione dei beni d'impresa
Un’ottima idea per Massimo Caputi sarebbe invece puntare con maggior coraggio sulla rivalutazione dei beni d’impresa: “Bisogna crederci fino in fondo e sospendere gli ammortamenti del 2020 per evitare perdite nelle aziende meno capitalizzate. Molte aziende sono state colpite sia a livello di conto economico sia a livello patrimoniale e bisogna evitare fallimenti”.
Ora sulla gestione del Recovery fund serve, secondo lui, un’attenzione diversa: “Si devono utilizzare al meglio le risorse, anche quelle per la cassa integrazione, per assicurare un minor costo del lavoro non per tre o sei mesi, ma per due o tre anni”.