Il commento del direttore
Remo Vangelista
A lungo atteso è ora in arrivo: il superbonus all’80% per gli alberghi è una delle misure su cui insiste il Ministero del Turismo per non perdere l’occasione del Pnrr turismo. Il provvedimento fa infatti parte di un pacchetto di misure da 1,7 miliardi che include anche la sezione speciale del Fondo di garanzia Pmi per finanziare anche nuove iniziative che vedono protagonisti i giovani under 35 anni, le imprese femminili e gli investimenti per le attività al Sud.
I beneficiari
Il superbonus all’80%, spiega Il Sole 24 Ore, non interessa solo le strutture alberghiere, ma anche agriturismi, terme, stabilimenti balneari, porti turistici, parchi tematici, fiere e congressi. L’obiettivo è incentivare interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, ma saranno ammesse anche le spese effettuate per la riqualificazione antisismica e l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Ad accedere all’agevolazione saranno gli interventi effettuati dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto legge e conclusi entro il 31 dicembre 2024. Tuttavia potranno essere finanziati anche gli interventi avviati e non conclusi prima dell’entrata in vigore, purché sia certificabile l’inizio dei lavori dopo il 1 febbraio 2020.
Il superbonus potrà essere utilizzato come credito d’imposta per abbattere tasse e contributi dovuti o essere ceduto in tutto o in parte a soggetti terzi entro l’anno d’imposta 2025.
Oltre al superbonus le imprese potranno chiedere un contributo a fondo perduto per un importo massimo fino a 40mila euro.