Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’intraprendenza non manca in casa della famiglia Scarapicchia: dopo l’inaugurazione del’Emerald Faarufushi Resort & Spa, avvenuta lo scorso 1 ottobre alle Maldive, si guarda già avanti, in direzione dell’apertura dell’Emerald Zanzibar Resort & Spa, prevista per il prossimo 1 dicembre.
Quella della famiglia Scarapicchia è un’avventura cominciata 40 anni fa e passata da attività di diverso genere. Attualmente, con focus su Zanzibar e Maldive, il brand del ‘Deluxe all inclusive’ ha obiettivi di espansione ambiziosi, sottolineati dal chief commercial officer, Simone Scarapicchia (nella foto), che parla del “raddoppio dei resort a marchio Emerald entro i prossimi 5 anni”.
I presupposti ci sono tutti: “A Zanzibar abbiamo già un terreno a nostra disposizione adiacente all’Emerald Zanzibar Resort & spa dove realizzare una seconda struttura da 500 camere”. E le prospettive di investimento si muovono anche verso il Mediterraneo, non necessariamente in Italia anche se Puglia, Sardegna e Sicilia rappresentano un bacino potenzialmente ideale.
L’obiettivo per il 2023 è quello di “mantenere i numeri registrati quest’anno sulle Maldive. Uno sforzo reso più difficile dall’aumento del costo dei voli: la tariffa business è praticamente raddoppiata e inoltre vi sono grandi difficoltà nel trovare collegamenti. Inoltre, il cambio sfavorevole con il dollaro incide del 15-18% sul costo dell‘intero pacchetto”.
Certo, Scarapicchia non nasconde che la fascia di clientela che sceglie Emerald Collection sia alto spendente, ma ciò non toglie che, complici altri fattori come la guerra e l’aumento generale dei costi, la voglia di viaggiare si traduca in prenotazioni sotto data, “che generalmente avvengono nell’arco del mese stesso della partenza”.
Malgrado questo, il tasso di occupazione sta piano piano tornando ai livelli normali: nel nuovo Emerald Faarufushi Resort & Spa, ad esempio, si è passati dal 55% di ottobre al 63% di novembre, puntando ad arrivare a un 65-70% già in dicembre. Tasso ancora migliore all’Emerald Maldives Resort & Spa, che anche nel 2022 riconferma una media del 75% a fronte di tariffe aumentate del 12% rispetto al 2021.
Un progetto parallelo riguarda poi il lancio di un 'sotto brand' alle Maldive, che accoglierà strutture sempre a 5 stelle, ma di livello lievemente inferiore, che andranno a posizionarsi su una tariffa media a note di 700-750 dollari contro i mille100 dei resort ‘tradizionali’ parte di Emerald Collection. “C’è un target, soprattutto formato dalle famiglie, che si muove su questa fascia e che puntiamo a presidiare”.
Un’ultima novità concerne la possibilità di aprire un city hotel a Palermo. “Si tratta di un progetto di conversione di un edificio – spiega Scarapicchia –, ma stiamo ancora valutando se e con quale formula proporlo al mercato”.
Isabella Cattoni