Il commento del direttore
Remo Vangelista
La questione degli affitti brevi conquista sempre più spazio all'interno della manovra. Nel testo che sta passando al vaglio delle due camere ora spunta anche l'applicazione del Cin, ovvero il codice anti evasione. Si tratterebbe di una stringa identificativa da inserire obbligatoriamente all'interno degli annunci (anche quelli pubblicati online) e che servirebbe proprio per individuare in maniera univoca l'alloggio e il proprietario.
Secondo le stime riportate da corriere.it, l'evasione fiscale legata agli affitti turistici ammonterebbe a 1 miliardo di euro, che sarebbero destinati alla riduzione delle imposte sulla casa.
L'aumento della cedolare secca
Novità anche per la norma, molto discussa nelle scorse settimane, riguardante l'aumento della cedolare secca, che secondo una prima ipotesi sarebbe passata dal 21% al 26% per gli affitti brevi.
La norma contenuta nel testo prevederebbe invece che l'aumento scatti solo per i proprietari che affittano tramite questa modalità due o più alloggi. Non andrebbe dunque a colpire chi mette semplicemente a disposizione la seconda casa, ma piuttosto chi svolge questa attività in maniera più sistematica.