Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non ci sono solo Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna tra i mercati internazionali di riferimento di B&B Hotels. Si affaccia, infatti, sulla scena italiana anche un bacino relativamente nuovo per il nostro incoming, quello sudcoreano. “La domanda - spiega Liliana Comitini, presidente e a.d. di B&B Hotels Italia, Slovenia e Ungheria - cresce grazie all’aumento delle prenotazioni da questi Paesi, particolarmente attratti dalle città d’arte della Penisola, mentre da parte degli italiani stiamo registrando una situazione di stabilità”.
Oltre alla clientela della Corea del Sud i principali mercati extraeuropei che stanno scegliendo le strutture del gruppo sono gli Stati Uniti, la Cina e l’Australia.
Al momento la componente internazionale nelle strutture di B&B Hotels, continua Comitini, è pari al 42% contro un 58% di share della clientela nazionale, in linea con i trend degli scorsi anni, “ma prevediamo un incremento con il prosieguo della stagione. La clientela internazionale - aggiunge - è in vantaggio soprattutto nelle città d’arte a più alta vocazione turistica come Milano, dove siamo presenti con 10 hotel, Roma dove ne abbiamo 7 e Firenze, dove le strutture sono cinque di cui tre in pieno centro storico”.
Non cambia, rispetto al passato, la modalità di prenotazione: “La booking window del cliente internazionale - sostiene Comitini - è di circa 30 giorni, mentre per quanto riguarda gli ospiti italiani prevale sempre la richiesta last minute”.
Grazie al programma internazionale ‘B&me’ il gruppo propone sconti dedicati ai clienti affezionati come la ‘Summer Sale’, che garantisce un 20% di sconto rispetto alla tariffa flessibile per soggiorni di almeno due notti in Italia.