Garibaldi Hotels,
Prete: “Sfida vinta
sui mercati esteri”

Un fatturato 2024 di 20 milioni rispetto ai 16,5 del 2023, a riprova della continua progressione di un gruppo che, tra il 2020 e il 2023, ha registrato un tasso di crescita del 37,7% e ora è arrivato a contare 14 strutture e 1.230 camere.

Se Garibaldi Hotels non conosce crisi è anche perché ha imboccato con decisione la strada della diversificazione del business. “Siamo passati - sottolinea l’amministratore delegato Fabrizio Prete - da un approccio di vendita fatto esclusivamente attraverso intermediari e operatori specializzati nell’inbound a catena alberghiera che ha scelto di investire direttamente nell’incoming. La decisione di individuare una figura dedicata come il nostro direttore commerciale Luigi Tilotta, proveniente proprio dal mondo della contrattistica internazionale, è motivata proprio da questo orientamento”.

La doppia strada

Accanto al mercato nazionale, che continua a essere il core business di Garibaldi Hotels, corre dunque in parallelo quello internazionale, che sta conoscendo un momento di forte sviluppo. “La trasversalità della nostra offerta - sottolinea Prete - ci permette di confrontarci con tutte le nazionalità del mondo. Negli hotel di città come quelli di Roma, Lecce e Matera, ad esempio, i bacini sudamericano e nordamericano rappresentano una bella sfida, che stiamo vincendo grazie anche alla scelta di brandizzare con partner internazionali i nostri alberghi. La contrattualizzazione è già in corso da tempo anche sulla nuova struttura di Roma, in apertura quest’anno, che avrà 210 camere e un brand di prima fascia”.

Più orientati ai mercati europei, invece, gli indirizzi leisure di mare e montagna: “Abbiamo consolidato ancora di più i rapporti con gli operatori dell’Est Europa, in particolare Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, e stiamo inoltre compiendo importanti passi verso i mercati francese e spagnolo”.

Le new entry

Sul fronte del prodotto, Garibaldi Hotels ha iniziato l’anno con due novità, Matera e Gallipoli, “due città - precisa Prete - a cui teniamo molto perché sono due destinazioni con la d maiuscola. Lo sforzo di individuare prodotti in location riconosciute a livello globale, a nostro avviso, può essere premiante, unitamente alla garanzia di servizi in linea con le tariffe di vendite”.

E a proposito di pricing Prete conferma come la politica del gruppo sia quella di ‘proteggere’ i prezzi per incentivare l’advance booking: “Il nostro obiettivo - conclude - è garantire a chi prenota in anticipo una tariffa migliore. A volte, invece, il mercato tende a ridurre il prezzo sul sottodata, spingendosi verso forme a volte pericolose di last minute. Un approccio che, secondo noi, è sbagliato: aumentare i prezzi man mano che ci si avvicina alla data di soggiorno può invece portare a marginalità migliori”.

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