Il commento del direttore
Remo Vangelista
Stop alle seconde case e sì agli alberghi, purché non nelle zone turistiche. Si riassume in queste due mosse la svolta verde di Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, che in un incontro alla Facoltà di Architettura ha anticipato le linee guida del nuovo piano urbanistico della località.
Saranno concesse nuove strutture ricettive, ma solo nelle zone già urbanisticamente compromesse, mentre sono previste nuove aree di sviluppo, purché vicine a quelle già esistenti. L’incognita del piano, spiega lanuovasardegna.it, resta la quantità dei metri cubi da spalmare nelle zone F turistiche, le più pregiate perché lungo la fascia costiera. La Regione è pronta a concederne solo il 20% totali, ma per Olbia la quota è destinata a scendere.
Alberghi nelle aree urbanizzate
“Non facciamo più seconde case. Zero. Solo così conserviamo il territorio” ha ribadito il primo cittadino di Olbia, aggiungendo: “Abbiamo necessità di realizzare delle nuove strutture alberghiere e abbiamo pensato di costruirle in punti del territorio già urbanizzati. Dove c’è un porto, dove ci sono villaggi alle spalle o comunque parti del territorio già urbanisticamente compromesse”.