Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ridurre gli impatti negativi del turismo sui siti del patrimonio culturale e naturale attraverso le nuove tecnologie e l’analisi dei big e open data. È questo l’obiettivo di Herit Data, progetto europeo che vede capofila la Regione Toscana.
Iniziato lo scorso febbraio, il progetto durerà cinque anni ed è co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell'ambito del programma di cooperazione territoriale europea Interreg Mediterranean che riunisce 13 paesi europei dalla sponda settentrionale del Mediterraneo, impegnati per una crescita sostenibile nella regione.
L’iniziativa (realizzata su cinque siti pilota in Italia, Croazia, Francia, Spagna e Grecia) si concentrerà su città storiche e su siti di particolare interesse archeologico e culturale, inclusi i siti del Patrimonio dell'Umanità, con l'obiettivo di ridurre l'impatto delle attività umane sul patrimonio.
Saranno così raccolti e analizzati specifici dati attraverso una piattaforma dedicata. I partner del progetto svilupperanno, testeranno, e trasferiranno una serie di strumenti per raccogliere, generare, integrare, analizzare informazioni e trasformarle in cambiamenti delle prassi.