Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Italia non perde il suo appeal sui mercati internazionali, ma il quadro positivo del 2018 non deve far sì che si smetta di investire nel turismo. A tenere alta la guardia ci pensa il ministro Gian Marco Centinaio (nella foto) che, come racconta corriere.it, dal palcoscenico dell’Itb di Berlino mette l’accento sulla necessità prioritaria per il nostro Paese: fare sistema.
No alle iniziative isolate
“I risultati – spiega – sono incoraggianti, ma le singole regioni non si devono attivare ognuna per promuovere se stessa: bisogna che tutte stiano sotto il cappello Italia”.
E parlando di infrastrutture, sottolinea la necessità di avere “porti e aeroporti più efficienti per offrire ai turisti il comfort che tutti si aspettano. Non è più sostenibile che chi arriva a Palermo per recarsi nella parte Sud della Sicilia impieghi lo stesso numero di ore che servono per volare da Milano a New York”.
Uscire dalla logica dei 'grandi classici'
E per attrarre i repeater suggerisce una soluzione: promuovere le mete meno conosciute, uscendo dalla logica dei ‘grandi classici’ con l’obiettivo di offrire “esperienze uniche e personalizzate, perché è nelle mete meno conosciute che si trova molto del nostro patrimonio artistico e culturale. Così si dà motivo di tornare a chi già ha visitato le nostre città più famose, come fanno tanti tedeschi”.