Il commento del direttore
Remo Vangelista
L'intero ammontare della tassa di soggiorno pagata dai turisti che visitano Roma sarà reinvestita esclusivamente per finanziare le attività di promozione della città. A stabilirlo una mozione votata nei giorni scorsi dall'Assemblea Capitolina che ha posto così fine a una delle questioni più discusse dagli addetti ai lavori.
"Se vogliamo consolidare il posizionamento della Capitale tra le regine del turismo a livello internazionale - ha sottolineato Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro - è necessario che gli investimenti per i servizi, per l'accoglienza e la valorizzazione del brand Roma siano incrementati". Cafarotti ha anche spiegato che dalle "nuove convenzioni" che il Comune sta per stipulare con le piattaforme online si avranno a disposizione "maggiori introiti da investire nel settore e da impiegare per rendere più accessibili spazi turistici come ville, parchi, musei e siti archeologici".
Il dispositivo approvato, ha aggiunto, "soddisfa così due esigenze: incrementare i controlli per contrastare l'evasione del contributo di soggiorno nel segno della legalità e trasparenza; recuperare risorse per migliorare la qualità dell'offerta turistica sul piano commerciale, alberghiero e dell'arredo urbano".