Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si avvicina la data del primo luglio, quando finalmente grazie al Green Pass i viaggiatori potranno spostarsi liberamente da uno Stato all’altro dell’Unione evitando test e quarantene.
Il certificato Covid digitale Ue sarà rilasciato ai vaccinati, oppure a coloro che sono guariti dall’infezione, oppure ancora a chi si è sottoposto a un test il cui risultato sia stato negativo. Anche i bambini potranno ottenerelo: l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha infatti dato il via libera all’uso del vaccino BioNTech Pfizer per i bambini di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Possono inoltre ricevere un certificato di test o di guarigione. I bambini sotto i 6 anni di età saranno esentati anche dai test, mentre quelli dai 6 anni in su dovranno sottoporsi a tampone per ottenere il pass.
Libera circolazione
Tra le domande più frequenti alle quali Il Sole 24 Ore fornisce la risposta della Commissione, quella relativa ad altre eventuali restrizioni da parte degli Stati membri: per i titolari del Green Pass non ci saranno, a meno che non siano necessarie per tutelare la salute pubblica.
Anche Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia potranno utilizzare lo stesso sistema dell’Ue.
Come ottenere il lasciapassare
Ma in Italia come si otterrà il lasciapassare? Potrà essere scaricato sul proprio telefonino o stampato attraverso il sito web dedicato, il ‘Fascicolo Sanitario Elettronico’, l’app Immuni, ma anche per mezzo della tessera sanitaria. In quest’ultimo caso a rilasciare il certificato verde ai cittadini saranno “medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacisti e altri medici delle aziende sanitarie”.
Dopo aver ricevuto un vaccino in un paese dell’Ue, il cittadino riceverà automaticamente, o su richiesta, il certificato Covid digitale Ue.
I vaccini accettati
Ad essere accettati saranno i quattro i vaccini che hanno ottenuto le autorizzazioni d'uso dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema) e dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa): il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca, il vaccino Moderna, il Comirnaty di Pfizer-BioNTech e il vaccino Janssen (Johnson & Johnson). Chi è stato vaccinato con una prima dose di AstraZeneca e una seconda dose di un altro vaccino autorizzato dall’Ema otterrà comunque il Green Pass.
Altra domanda riguarda la possibilità di ottenere il certificato già dopo la prima dose. La risposta è positiva per quanto riguarda l’Italia, che rilascia il pass dopo la prima iniezione. In ogni caso ogni Stato può decidere di comportarsi come crede; la Francia, ad esempio, è libera di richiedere un ciclo vaccinale completo o un test.
Ma come funziona il certificato? Contiene un codice qr con una firma digitale per impedirne la falsificazione. Al momento del controllo del certificato si procede alla scansione del codice e alla verifica della firma. Ogni organismo di rilascio (ad esempio un ospedale, un centro di test o un’autorità sanitaria) dispone della propria chiave di firma digitale. Tutte le chiavi sono conservate in una banca dati protetta in ciascun Paese.
Infine un ultimo dubbio riguarda la durata del pass. La validità, spiega Il Sole 24 Ore, dovrebbe essere di 72 ore per i test molecolari e di 48 ore per quelli antigenici rapidi. Il regolamento introduce inoltre alcuni principi di base, tra cui la fissazione del periodo massimo di validità del certificato di guarigione a 180 giorni. Non è prevista una validità massima dei certificati di vaccinazione, in quanto ciò dipenderà dai nuovi
dati scientifici relativi alla durata della protezione dei diversi vaccini.