Il commento del direttore
Remo Vangelista
In aumento, ma ancora sotto i livelli pre-Covid. La spesa dei turisti stranieri in Italia, nel 2021, ha registrato un parziale recupero sul 2020, ma resta comunque sotto il 50% nel confronto con il 2019. A dirlo è l’ultimo report Bankitalia.
I dati segnalano una crescita del 25% rispetto all’anno precedente, fotografando una situazione di sofferenza principalmente delle città d’arte, che hanno maggiormente sentito gli effetti dellle restrizioni nel periodo pandemico.
I dati
Entrando nel merito dei numeri, a dicembre 2021 il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,4 miliardi di euro (da 0,1 miliardi nello stesso mese del 2020 e 0,5 miliardi in dicembre 2019, precedente al diffondersi della pandemia di Covid-19). Nonostante l’introduzione di ulteriori restrizioni ai viaggi internazionali per effetto della diffusione globale della variante Omicron - precisa il report -, sia la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (1,5 miliardi) sia quella dei viaggiatori italiani all’estero (1,1 miliardi) sono state significativamente più elevate di quelle in dicembre 2020 (rispettivamente di 0,5 e 0,3 miliardi).
Nel quarto trimestre dello scorso anno la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia e quella dei viaggiatori italiani all’estero sono quasi triplicate rispetto allo stesso periodo del 2020. Nel confronto con il corrispondente periodo del 2019, si rileva una contrazione del 31,2% per i flussi in ingresso e del 42,5 per quelli in uscita.
Nel complesso del 2021, secondo i dati provvisori, si è registrato un avanzo della bilancia turistica pari allo 0,5 per cento del Pil, in marginale miglioramento rispetto al 2020; il surplus era dell’1,0% del prodotto nel 2019. Nello scorso anno la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia è aumentata di circa il 25% rispetto al 2020, quella dei viaggiatori italiani all'estero di oltre il 30%; entrambi i flussi restano circa la metà di quelli nel 2019.