Il commento del direttore
Remo Vangelista
È un mercato in espansione quello dei viaggiatori israeliani in Italia, che scelgono la Penisola soprattutto per turismo leisure, spendendo una considerevole cifra, prossima ai 35 milioni di euro.
Ma viaggiano anche per fare visita a parenti e amici, investendo circa 10 milioni di euro, e per conoscere a fondo le città d’arte. Motivi per cui l’Italia vuole rafforzare ulteriormente la sua capacità attrattiva attraverso lo strumento della promozione diretta. La partecipazione a ‘Imtm 2023’, a Tel Aviv, ha così messo in primo piano l’offerta turistica italiana dedicata all’area mediterranea orientale, con proposte ad hoc per viaggiatori giovani ed esigenti, che scelgono principalmente di soggiornare nelle strutture alberghiere.
“Modernità è la parola che deve guidarci sui mercati internazionali - ha ribadito la ceo di Enit, Ivana Jelinic (nella foto)-. L’humus israeliano spinge a performare l’offerta con una maggiore spinta motivazionale. Si tratta di un mercato piuttosto volubile, che richiede dedizione per attrarre un turismo con esigenze e peculiarità specifiche. L’intenzione è quella di fornire una chiave di lettura diversa della vacanza, che si basi anche su dati qualitativi e che trovi aderenza dal confronto e dallo scambio di racconti di viaggio”.
Intanto il ranking delle mete italiane più richieste vede in testa la Lombardia, seguita da Lazio, Veneto, Toscana e Trentino-Alto Adige. S.P.