Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una stagione con luci e ombre, quella che sta vivendo la Puglia turistica. Le indicazioni, infatti, non sono omogenee e differiscono in base ai settori di ospitalità. Basti pensare che le prime ricognizioni dell’Osservatorio turistico regionale relative al mese di luglio e svelate dall’assessore regionale Gianfranco Lopane evidenziano una tendenza in linea con quella dell'analogo periodo del 2022 e anche del 2019, ma in controtendenza con quanto affermato da Assohotel e Federalberghi, che all’opposto dichiarano un andamento in discesa. Dati contradditori o semplicemente diverse modalità di analizzare i flussi in entrata?
Bisognerà comunque attendere il bilancio finale di stagione, mentre invece le statistiche consolidate per il primo semestre indicano un incremento di arrivi di 9 punti percentuali e una crescita di 10 punti delle presenze.
Un fatto assodato è, però, il calo di presenze del target medio nel periodo più caldo che, cone spiega Quotidiano di Puglia, è evidenziato anche dai movimenti aeroportuali. “Noi – puntualizza Lopane – abbiamo il dovere di guardare il risultato complessivo della nostra destinazione, che non si misura su performance individuali".
La crescita dell'extralberghiero
Lui stesso ammette però che la crescita dell’extralberghiero possa essere uno dei motivi dell'insoddisfazione degli albergatori per il calo dei tassi di occupazione degli hotel. Un fenomeno, quello delle case vacanza, in costante espansione soprattutto nelle principali destinazioni balneari, proprio quelle che hanno registrato la flessione maggiore in queste settimane.