Il mercato punta i riflettori
sul caso compagnie aeree
‘Sono troppo distanti da noi’

“A questo punto sarebbe fondamentale capire se i vettori credono ancora nel rapporto con il tour operating”. Danilo Curzi non è arrabbiato, ma con estrema chiarezza sottolinea che i rapporti tra le parti sono incrinati.

La posizione del ceo di Idee per Viaggiare è condivisa da molti dei suoi colleghi e nelle ultime ore anche Maavi sta sollevando il caso “compagnie aeree”. Pare che anche i vettori tradizionali siamo ormai distanti dal resto del mercato organizzato. Una situazione che meriterebbe una discussione ampia e su vari tavoli.

Questo se il settore non fosse così impegnato sulla questione Direttiva, che preoccupa moltissimo tutti.

“I vettori vogliono andare su tutte le piattaforme, ma non si capisce molto l’obiettivo - aggiunge Curzi -. Il dialogo non è facile con chi pone regole sempre più restrittive. Penali alte e flessibilità sempre più ridotta. Le linee aeree chiedono sempre numeri e passeggeri, ma alla voce dialogo svaniscono. Non capiamo sinceramente dove vogliano andare. E non parlo dei low cost, ma dei vettori tradizionali”.

Un terreno di scontro che vede protagonista anche Enrica Montanucci, presidente di Maavi che, attraverso i social, ha spiegato le continue difficoltà per le agenzie di viaggi nel rapportarsi con le compagnie.

Montanucci non ha escluso nessuno, lamentando costi e situazioni sempre più difficili, spiegando addirittura che “si sta allungando la lista degli abusi che le nostre care compagnie aeree perpetrano serenamente alla faccia del nostro impegno”.

Una lamentela che probabilmente anticipa una battaglia legale. La primavera si annuncia incandescente.

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