Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Vogliamo sapere se le sovrintendenze dei Beni Culturali in Italia, perseguano ancora il principio della massima fruibilità di un bene o solo la sua valorizzazione economica”. Parte da qui l’accusa di Francesco Cecilia, portavoce di un comitato spontaneo che raccoglie tour operator e guide turistiche, che questa mattina ha indetto una manifestazione contro il Parco archeologico del Colosseo a Roma.
A far scatenare la protesta è stato l’ultimo incontro tra operatori, gestore della biglietteria e Ente Parco, durante il quale sarebbe stato presentato il nuovo regolamento clienti approvato in cda. “Innanzitutto chiediamo che i regolamenti vengano discussi prima tra le parti e poi approvati. E comunque ci sono alcuni punti che riteniamo incostituzionali”, ha aggiunto.
Tre i nodi della protesta. Il primo riguarda il nuovo limite di tempo di permanenza all’interno del Colosseo, fissato in 75 minuti. Per il Parco, questo garantirebbe una maggiore accessibilità al monumento anche in vista del Giubileo, ma per le guide è un tempo irrisorio. Al secondo punto il divieto di cambio di nominativo sui biglietti acquistati e infine l’obbligo di delega tra guide turistiche, nel caso che quella indicata alla prenotazione sia impossibilitata ad andare.
“Abbiamo chiesto un incontro al Ministro Giuli, ma non abbiamo ottenuto una risposta. Entro il 16 dicembre presenteremo un ricorso”, ha concluso il portavoce.