Global Blue,
cresce la spesa
premium e lifestyle

Luxury shopping all’angolo. In occasione della tappa a Milano dell’evento ‘Trend&Insight 2025’, presentato nei principali mercati internazionali da Global Blue, l’andamento della spesa turistica ha visto confermare gli inaspettati segnali dell’ultimo anno: nel periodo 2019-2024, il Tax Free Shopping è riuscito a incrementare complessivamente il proprio valore dell’8,5%, mentre il Luxury Shopping del 5%, risultando però in preoccupante rallentamento.

“Sino al 2023 i dati mostravano una tendenza opposta - hanno osservato Stefano Rizzi e Denise Bolandrina, rispettivamente managing director Italy Global Blue e head of marketing, communication & cvc Global Blue - dettata evidentemente dal numero minore di shopper in movimento. Con la ripresa su larga scala dei viaggi è tornata anche una voglia maggiore di dedicarsi alle spese personali, favorita in primis dai vantaggi della differenziazione dei prezzi, dalla disponibilità di maggiori assortimenti a destinazione e da una miglior customer experience”.

Aspetto rilevante è però il modo in cui lo shopper internazionale è riuscito a far fronte all’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione: il 46% degli high spender ha infatti dichiarato di non aver risentito affatto della spinta prodotta dai prezzi del lusso, grazie ai vantaggi offerti dal Tax Free (64% degli acquisti totali).

“In linea generale l’Europa ha evidenziato una crescita più costante lungo l’ultima annata, attorno al 16% - hanno aggiunto Rizzi e Bolandrina - mentre l’Asia Pacific ha avuto un picco nel primo semestre (+127% sull’analogo periodo 2019), stimolato dalla debolezza dello yen e dalla migliore accessibilità del Giappone per gli shopper cinesi. Solo l’11% di loro è tornato infatti in Italia, prima shopping destination in Europa nel 2024, lasciando spazio a statunitensi (25%) e arabi (10%), su spinta dei quali il Paese ha incrementato la propria spesa Tax Free del 15%”.

Al vertice delle preferenze il ready-to-wear (34% del totale, con un +12% sul 2023 e una spesa media di 1.200 euro), quindi pelletteria e borse, mentre l’orologeria (7%) ha registrato un balzo del 32%. A livello globale il Tax Free Shopping evolve dunque verso una spesa sempre più differenziata, oggi propensa a unire sia luxury che premium e lifestyle brand (+39%).

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