Overtourism:
le tre armi
del Giappone

Il Giappone sta vincendo la battaglia contro l’overtourism? Ancora presto forse per dirlo, ma il Paese sta mettendo in piedi una vera e propria macchina per combattere l’eccesso di turismo che lo sta colpendo da qualche tempo a questa parte. Un problema che stanno affrontando anche molte altre destinazioni, Italia inclusa.

Come ricorda preferente.com sono tre le strategie che il Paese ha messo in piedi per limitare la presenza di turisti, ‘importando’ anche soluzioni da altre mete ma creando un mix quasi unico al mondo.

La prima regola è quella di far pagare gli ingressi. Ad esempio, per entrare nel Castello di Himeji, nell’omonima città, ora si pagheranno fino a 30 dollari. Un deterrente ‘copiato’ dall’esperienza di altre città, come ad esempio Venezia, che ha introdotto il ticket d’ingresso.

Il secondo strumento è la limitazione delle soluzioni per il pernottamento. Ovviamente, ad essere colpiti non sono gli hotel propriamente detti, quanto gli affitti turistici. Una misura messa in campo anche da diverse mete come Amsterdam.

La prenotazione in anticipo

Ma è la terza ‘arma’ quella che forse stupisce più di tutte: l’obbligo di prenotare in anticipo le visite per i maggiori siti di interesse. Questo, secondo i calcoli del Paese, dovrebbe limitare gli arrivi, oltre ovviamente a regolare il volume degli accessi ai siti stessi.

Il Giappone ha dichiarato guerra all’overtourism. E se dovesse realmente vincerla, potrebbe diventare un modello per tutte le mete che soffrono del medesimo problema.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana