Il commento del direttore
Remo Vangelista
Città sovraffollate, location dove non si riesce a fare una foto, spiagge trasformate in tappeti umani, sono scene che ben conosciamo in giro per il mondo. Si chiama overtourism, e se per tanti anni è stato sinonimo di ricchezza, oggi sta diventando sempre più un boomerang. Qualcosa infatti sta cambiando nel modo in cui i viaggiatori scelgono le loro destinazioni, e il mondo del turismo che guarda al futuro non può certo ignorarlo.
Secondo i risultati di uno studio condotto da PhocusWright le nuove tendenze del turismo puntano sempre più alla sostenibilità, esclusività ed evitano sempre più il turismo di massa.
A seguito di un sondaggio è infatti emerso che il 45% degli intervistati ha cercato la propria destinazione di viaggio fuori dai percorsi turistici tradizionali, indicando un certo interesse crescente nell’esplorare luoghi meno conosciuti.
La cosa più interessante è che una fetta molto ampia di turisti, che oscilla tra il 25 e il 40%, ha almeno una volta deciso di cambiare il proprio programma di viaggio proprio per evitare località troppo affollate o servizi troppo commerciali. Nello specifico il 32% di media dei viaggiatori rifiuta di scegliere strutture alberghiere troppo grandi e il 34% evita tour o attrazioni troppo pieni di gente.