Roma regina del turismo congressuale

Roma regina del turismo congressuale. Un segmento che sta vivendo un vero e proprio rinascimento con un giro d’affari, nel 2023, di oltre 750 milioni di euro. Il fatturato cresce registrando un +10% rispetto al 2022, così come cresce il numero dei grandi convegni, che nella Capitale, secondo le cifre del Convention bureau Roma e Lazio, sono stati 119, 40 in più dell’anno precedente.

I soggiorni hanno una durata media di 3,9 giorni con una spesa pro capite di circa 780 euro.

L’impennata del Mice, riporta roma.corriere.it, ha generato +2,5% di nuovi posti di lavoro nel turismo e, in particolare, un +2,53% di assunzioni nelle adv. “Il nostro è un turismo capace di destagionalizzare le presenze spalmandole su diversi mesi e necessita di operatori molto qualificati - spiega Onorio Rebecchini, presidente del Cbrl -. Chi sceglie la città sa che nel tempo libero può spostarsi con facilità sia nel resto della regione sia in quelle vicine. Tallone d’Achille è la mancanza di location per grandi raduni. C’è la Fiera di Roma, posizionata strategicamente vicino all’aeroporto di Fiumicino, ma in una zona dallo scarso decoro urbano e mal collegata col centro”.

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