Sicilia, turisti stranieri a doppia cifra grazie alla delocalizzazione dell’offerta

Una Sicilia da statuetta d’oro. Premiata a dicembre con l’Oscar del Turismo Mhr Awards in quanto “miglior destinazione d’Italia”, la più grande isola del Mediterraneo ha trovato nel cinema un segmento di sviluppo in grado di moltiplicare rapidamente il valore dell’economia del proprio territorio.

“Con oltre 21,5 milioni di presenze nel 2024 e un incremento del 4,2% rispetto all’anno precedente - hanno rilevato Renato Schifani ed Elvira Amata, rispettivamente presidente della Regione Sicilia e assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo - l’isola beneficia sempre più degli effetti di destagionalizzazione dei flussi. Grazie al successo del progetto ‘Sicilia d’Inverno”, solo fra gennaio e marzo scorsi la nostra destinazione ha fatto segnare un +11,1% di turisti stranieri, in particolare francesi, tedeschi e statunitensi, ma a colpire è soprattutto la concentrazione di redditività delle province capaci di proporsi sul grande schermo e attirare visitatori indipendentemente dai picchi estivi”.

ll caso più emblematico, citato alla Bit, è quello del territorio di Ragusa, passato da 700mila presenze a oltre un milione, con un indotto economico di ben 20: cifra che in sé vale addirittura più dell’intero investimento da 15 milioni per la Sicilia Film Commission, essendo stata moltiplicata dagli effetti della proiezione internazionale della serie televisiva del Commissario Montalbano. Con i 100 anni dalla nascita del suo autore, Andrea Camilleri, il 2025 offre dunque un’occasione d’oro per delocalizzare ancor più l’intera offerta turistica, spingendosi ben oltre i 6,9 milioni di arrivi attuali e limitando sia l’impatto dell’overtourism estivo che le conseguenze negative dei picchi climatici.

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