Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una frase brevissima infilata all’interno di una lunga intervista. Giovanni Tamburi ha raccontato lo stato di salute di Pazza Affari tra delisting e fondi che appaiono timidi. Il principale azionista di Alpitour, attraverso le pagine del dorso economico del Corriere della Sera, ha spiegato che questo delisting dovrà frenare nelle prossime stagioni.
Per rivedere “un’accelerazione delle quotazioni nel 2025 e 2026. Nel nostro gruppo per esempio Beta, Chiorino, Bending Spoons, Limonta, Eataly, Apoteca Natura, Vianova e altre potrebbero imboccare la via della Borsa. E perché no, Alpitour”.
Eccola la citazione. All’ultimo, ma con un pensiero dedicato e nessun commento al processo di vendita avviato nel ’23 (che potrebbe essersi bloccato). Potrebbe essersi bloccato, perché malgrado le fonti finanziarie siano abbastanza certe nell’escludere soluzioni a breve termine, qualcosa pare sia ancora attivo. Sembra che vi sia interesse per la società torinese da parte di gruppi internazionali, ma Tamburi con la possibile quotazione in Borsa ha chiaramente lasciato intendere che vi sono altre strade percorribili.