Il commento del direttore
Remo Vangelista
I grandi media americani la indicano come una meta obbligata dei viaggi di quest’anno, ma gli italiani hanno incominciato a scoprirla già da tempo. La Serbia sta uscendo dal novero delle destinazioni emergenti per iscriversi a piano titolo nella rosa delle mete di tendenza europee.
Oltre 100mila pernottamenti
La conferma arriva dalle cifre ufficiali, relative al periodo gennaio-novembre 2017, che indicano in 46.380 gli arrivi totali di italiani nel Paese, a più 6% anno su anno, mentre i pernottamenti sono stati 108.091, con un incremento di 8 punti percentuali. Si allunga anche la permanenza media dei nostri connazionali nel Paese, passata a 2,3 giorni.
Lo sviluppo del settore
Il settore turistico in Serbia sta vivendo un momento di grande espansione, come ha ricordato il ministro del Turismo Rasim Ljajic, che ha parlato di 971 milioni di euro di entrate valutarie provenienti dal settore turistico da gennaio a ottobre dello scorso anno. Come spiegato da Agenzia Nova, le proiezioni sull'intero anno appena trascorso vedono invece una cifra pari a 1,2 miliardi di euro, “un vero record”, secondo quanto osservato ancora dal ministro.
Belgrado 'place to go' per il New York Times
Intanto le attrattive culturali e naturalistiche del Paese piacciono anche al mercato americano: è notizia di questi giorni la decisione del New York Times di inserire Belgrado tra i 52 ‘places to go in 2018’, mentre la Cnn consiglia un’avventura in Serbia, tra le gole del Danubio e i parchi nazionali, tra i 20 viaggi dell’anno.
Per il 2018 la Serbia si aspetta un incremento di entrate valutarie derivanti dall’incoming del 17 per cento, con una cifra complessiva di circa 1,4 miliardi di euro.