Il commento del direttore
Remo Vangelista
Brexit potrebbe essere più lontana di quanto non si pensi. La premier Theresa May, infatti, ha aperto all’ipotesi di un rinvio dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea.
Il cammino per procrastinare l’addio all’Ue passa per una marcia forzata in tre tappe. La prima sarà il 12 marzo, con il voto dei deputati sull’accordo raggiunto dal premier con l’Europa. Se verrà respinto, allora sarà prevista un’ulteriore votazione il giorno seguente, il 13 marzo: qui sarà chiesto al Parlamento di accettare esplicitamente il temuto ‘no deal’.
Se si arriverà a questa seconda votazione, è probabile che l’ipotesi di un’uscita senza accordo sia bocciata. E dunque si procederà con una terza votazione il giorno dopo, ovvero il 14 marzo, per chiedere un allungamento dei tempi. Che, secondo quanto riporta Il Sole 24 ore, dovrebbe essere “breve e limitato”.
Si esclude comunque una proroga oltre i 2 mesi. Anche perché si avvicina il momento delle elezioni europee, elemento che potrebbe creare problemi al Regno Unito in uscita ma non ancora formalmente fuori dall’Ue.
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