Il commento del direttore
Remo Vangelista
Aruba riapre ai turisti europei. Il Governo dell’isola ha annunciato che il Paese tornerà ad accogliere nuovamente i visitatori in arrivo dal Vecchio Continente, dal Canada e dai Caraibi (ad eccezione di Repubblica Dominicana e Haiti) a partire dal 1° luglio.
Dal 10 luglio l’isola aprirà anche ai turisti provenienti dagli Stati Uniti, mentre restano ancora da stabilire le date di apertura ad altri mercati, quali Sud America e America Centrale.
La decisione di riaprire le frontiere, chiuse a inizio marzo a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19, è stata presa in collaborazione con il Dipartimento della Sanità e tiene conto delle attuali linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dei Centri per il Controllo delle Malattie degli Stati Uniti.
Le misure di sicurezza
"La sicurezza e il benessere dei nostri cittadini e dei visitatori sono la nostra massima priorità. Nella predisposizione della riapertura dei confini, Aruba ha fatto ricorso a procedure all’avanguardia in termini di salute pubblica, al fine di ridurre al minimo il rischio COVID-19 sull'isola - ha dichiarato il Primo Ministro Evelyn Wever-Croes -. Abbiamo adottato misure attente e ponderate esaminando la situazione attuale e assicurandoci che tali misure siano le più sicure e appropriate possibile per avviarci al processo di riapertura”.
Saranno in vigore nuove procedure di imbarco e sbarco necessarie per l’ingresso nel Paese: i requisiti di viaggio obbligatori saranno presto disponibili su Aruba.com.
Sul fronte del trasporto aereo, l'Autorità aeroportuale di Aruba ha collaborato a stretto contatto con il Dipartimento della Sanità Pubblica e ha seguito le linee guida dettate dall’Oms, al fine di implementare numerose procedure quali lo screening, i test Pcr sui visitatori all'arrivo, i controlli della temperatura, medici professionisti in loco, la segnaletica per il distanziamento sociale, le barriere e le protezioni aggiuntive, la formazione obbligatoria sui Dpi per tutto il personale.