Il commento del direttore
Remo Vangelista
Porte degli Stati Uniti riaperte per poche ore e subito richiuse: Donald Trump aveva dato il via libera all’ingresso negli States di cittadini provenienti da Gran Bretagna, Brasile e datutti i paesi Schengen, Italia compresa, escludendo la Cina e l'Iran. Ma Joe Biden, tramite il portavoce Jen Psaki, ha subito richiuso i confini.
Revocato anche il bando che da 10 mesi rende difficile lo spostamento di chi non è cittadino americano ma ha solo un visto di lavoro costringendolo a chiedere permessi speciali per poter viaggiare.
Come riportato da La Repubblica, l'amministrazione Trump aveva deciso di riaprire i confini a molti Paesi dal 26 gennaio, alla luce della direttiva emessa dal Cdc secondo cui da fine mese tutti i passeggeri in arrivo negli Stati Uniti da paesi stranieri devono aver fatto un tampone e dunque essere in possesso di documenti che dimostrino la loro negatività al Covid-19 o attestino un'avvenuta guarigione.
Ma la decisione è stata smentita dall’amministrazione entrante, secondo la quale "La pandemia sta peggiorando, le varianti del virus si diffondono velocemente e sono sempre più pericolose: non è decisamente il momento di togliere le restrizioni ai voli dall'estero". Biden annullerà il provvedimento: "Il 26 gennaio non toglieremo le restrizioni. Anzi, intendiamo inasprire certe misure per mitigare ancor di più la diffusione dei contagi" ha fatto sapere Jen Psaki.