Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un anno ricco di sfide. Così la Segretaria per il Turismo delle Filippine, Bernadette Romulo-Puyat, definisce il 2020 che, a causa della chiusure delle frontiere per la pandemia da Covid-19, ha impegnato il Dipartimento del Turismo a un lavoro extra per gestire l’emergenza in atto.
Le cifre dell'emergenza
Sono stati 32.360 i turisti stranieri e 11.408 quelli locali assistiti. Il Dipartimento ha inoltre attivato un team di risposta online 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e un numero verde di emergenza per supportare le squadre sul campo. “Abbiamo coordinato l’utilizzo di strutture ricettive a supporto di turisti bloccati e lavoratori essenziali - spiega la Segretaria -. Nelle regioni in cui la maggior parte dei turisti era bloccata sono stati organizzati voli di recupero e sono stati forniti cibo e riparo" aggiunge, ringraziando dipendenti e volontari per il lavoro svolto.
Il Programma di Ripresa
A giugno è stato poi completato il Programma di Risposta e Ripresa nel Turismo (Trrp), il cui obiettivo è garantire la continuità operativa e la sopravvivenza delle imprese turistiche sviluppando anche progetti e attività per gruppi vulnerabili.
A causa delle restrizioni all'ingresso, il Paese ha ricevuto solo 1.323.956 visitatori stranieri da gennaio a dicembre 2020: una cifra che rappresenta un calo dell'83,97% rispetto agli 8.260.913 arrivi nello stesso periodo dell'anno precedente. Le entrate totali generate dall’inbound per il periodo gennaio-dicembre 2020 hanno registrato una stima di 81,40 miliardi di PHP, una diminuzione dell'83,12% rispetto al 2019.
“Il turismo interno continuerà ad essere la strategia principale per riavviare il turismo filippino” sottolinea Bernadette Romulo-Puyat. Di fronte alla nuova variante Covid, infatti, i protocolli di ingresso dovranno essere ulteriormente rafforzati.