Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un crollo negli arrivi internazionali del -67% su base annua e del -74,1% della spesa turistica estera. Sono questi i dati del 2020 delle destinazioni del Nord America secondo GlobalData, che prende in esame l’andamento di Stati Uniti, Messico e Canada.
Le restrizioni legate al covid hanno fatto sentire tutto il loro peso sugli arrivi internazionali nei tre Paesi, e le previsioni di ripresa non sono così vicine nel tempo. Secondo l’analisi, infatti, il turismo domestico si riprenderà per primo (2022), ma gli arrivi internazionali non si riprenderanno fino al 2024. Le previsioni per la spesa turistica in entrata, inoltre, suggeriscono che questo non supererà i livelli pre-pandemia fino a dopo il 2025.
“Viaggiare in Nord America da altre destinazioni in tutto il mondo può essere costoso. Il sondaggio di GlobalData ha rilevato che il 23% degli intervistati globali ha ridotto i propri budget familiari nell'ultimo anno e il 27% li ha in qualche modo ridotti. Budget ridotti significano meno spese per il tempo libero che influiscono sulla capacità di viaggiare. I vincoli di budget saranno più importanti nell'acquisto di esperienze di viaggio nei prossimi anni, il che potrebbe mettere a repentaglio la ripresa del turismo del Nord America rispetto ad altre regioni del mondo meno costose" sottolinea Johanna Bonhill-Smith, travel and tourism analyst presso GlobalData.
Anche quest’area, quindi, punta sul turismo interno, o meglio, su quello interregionale, per gettare le base della ripartenza e garantire ossigeno all’industria dei viaggi almeno fino a una ripresa più consistente dei flussi internazionali.