Il commento del direttore
Remo Vangelista
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“Doveva inizialmente segnare la ripresa dei viaggi internazionali all'interno del Vecchio Continente. Ora, l'Eu Digital Covid Certificate - più comunemente chiamato Green Pass - si è evoluto diventando, in alcuni Paesi, uno strumento indispensabile per incentivare le vaccinazioni e supportare la gestione della pandemia nella quotidianità, nonché della ripartenza economica locale.
Troppo disomogeneo, però, si è rivelato l'approccio degli Stati membri dell'Unione, ora divisi tra quanti scelgono di limitare l'uso della certificazione al solo tracciamento e monitoraggio degli arrivi e quanti optano per una linea più rigida, rendendo il pass condizione necessaria per l'accesso a servizi pubblici e privati, nonché, come nel caso dell'Italia, ai luoghi di lavoro.
Ecco, perciò, un manuale di istruzioni sulle regole adottate dai vari Paesi, secondo le indicazioni fornite dal sito ufficiale dell'Unione europea, dalla Farnesina e dalle Ambasciate…”
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