Malta, Tamasi: "L'Italia potrebbe diventare primo mercato"

VisitMalta spinge sul segmento Mice, in attesa di un exploit del mercato italiano che potrebbe portarlo al primo posto tra i bacini emissori per l'incoming nell'arcipelago.

Il turismo rappresenta il 27% del Pil nazionale e, dopo le difficoltà della pandemia, il settore è in piena ripresa con nuovi hotel, ristoranti stellati e svariate esperienze da potere inserire per arricchire il programma di un viaggio incentive o di una convention aziendale.

Il bilancio 2022
“Abbiamo chiuso il 2022 con circa 4mila visitatori italiani in più rispetto al 2019 (+1%) e, considerando che lo scorso anno abbiamo riaperto soltanto l’11 aprile, siamo davanti a un evidente segnale positivo” commenta Ester Tamasi (nella foto) direttore Italia di VisitMalta.

Per il mercato Italia i dati di gennaio e febbraio 2023 parlano di un numero di presenze superiore del 20% rispetto agli stessi mesi del 2019, e le stime fanno supporre che riuscirà a balzare al primo posto per incoming a livello globale, superando il Regno Unito.

“Abbiamo notato che è cambiata la fascia d’età di chi sceglie Malta”, aggiunge Tamasi. “Si parla di persone tra i 28 e i 40 anni, quindi un target famiglie che prima battevano meno la destinazione”.

Per quanto riguarda il Mice è cambiata la formula: "I gruppi italiani erano storicamente di piccole dimensioni - spiega Tamasi -, ma già da ottobre 2022 abbiamo notato come stiano tornando i grandi numeri con anche richieste di strutture in esclusiva e prodotti alternativi, con attenzione all’ecosostenibilità e dunque la possibilità di pernottare non sull’isola di Malta bensì a Gozo”.

Gaia Guarino

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