Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Ancora una volta le cifre mostrano la capacità unica del turismo di riprendersi. In molti Paesi siamo vicino o addirittura superiori ai livelli degli arrivi pre-pandemia. Nonostante questo, però, le sfide non mancano e dobbiamo stare attenti”. Queste le parole con cui il segretario generale di Unwto, Zurab Pololikashvili, commenta i risultati dell’ultimo Barometro dell’organizzazione.
Il doppio di viaggiatori del 2022
Risultati che indicano come, nel primo trimestre del 2023, abbia viaggiato nel mondo il doppio delle persone rispetto al 2022.
Complessivamente gli arrivi internazionali hanno raggiunto l’80% dei livelli pre-pandemia e si stima che, da gennaio a marzo, abbiano viaggiato all’estero 235 milioni di turisti, mostrando una capacità di ripresa che continua dal 2022, anno conclusosi con oltre 960 milioni di arrivi.
Europa battuta dal Medio Oriente
Esaminando le singole macroaree, l’Europa ha superato la media mondiale, raggiungendo il 90% dei livelli del 2019, grazie alla forte domanda intraregionale. Tuttavia questa volta a fare meglio è stato il Medio Oriente, che ha chiuso il trimestre superando addirittura del 15% gli arrivi registrati nel 2019 ed è stata la prima area del pianeta a recuperare i numeri pre-pandemici in un intero trimestre.
L’Africa, invece, ha raggiunto l’88% dei livelli del 2019 e le Americhe circa l’85%, mentre ancora fanalino di coda resta l’Asia Pacifico, che tuttavia ha accelerato al ripresa recuperando il 54% degli arrivi del pre-Covid. Una tendenza che ovviamente è destinata a migliorare ulteriormente dopo la riapertura della Cina.
Le nuove sfide
Uno scenario complessivamente in linea con le previsioni a lungo termine dell’Unwto, che per l’intero 2023 prevede un recupero degli arrivi mondiali oscillante tra l’80 e il 90% rispetto al 2019. I venti di ripresa, dunque, soffiano più forti che mai, ma nel quadro complessivo non mancano le ombre: “Le sfide – precisa Pololikashvili – vanno dall’insicurezza geopolitica alla carenza di personale, fino al potenziale impatto del costo della vita sul turismo”. Un’analisi condivisa dagli esperti dell’Unwto, che sottolineano i rischi connessi con la crescente inflazione e le ripercussioni dell’incertezza derivante dall’aggressione russa all’Ucraina. Vacanze a corto raggio e sempre più attenzione al rapporto qualità/prezzo saranno i trend che domineranno il mercato nei prossimi mesi. S. G.