Il commento del direttore
Remo Vangelista
La U.S. Travel Association ha reso note le proprie previsioni biennali. I risultati sottolineano come la domanda (sul fronte sia domestico sia internazionale) verso gli Stati Uniti si sia finalmente normalizzata con un turismo leisure domestico che sta trainando la ripresa dopo la pandemia e che dovrebbe tornare ai livelli ordinari tra il 2023 e il 2024.
Più faticosamente si muove il business travel interno, le cause sono dovute anche alle condizioni economiche, ma nonostante ciò la rimonta dovrebbe proseguire con valori di crescita a doppia cifra durante tutto l'anno per tornare, nel 2025, agli standard pre-covid.
Infine, per quanto riguarda il segmento travel internazionale, si evidenzia una domanda quanto mai elevata da parte di mercati come Canada e Brasile. Secondo quanto riporta travelpulse.com, il volume dei visitatori inbound dovrebbe incrementare del 31% nel corso del 2023 e del 18% nel 2024, mentre la spesa turistica (considerando l'inflazione) dovrebbe salire del 34% nel 2023 e del 19% nel 2024.
Questi numeri porterebbero a un pieno ritorno ai dati pre-pandemia nel 2025 per ciò che concerne il totale visitatori e nel 2026 per quanto riguarda i ricavi generati.
Gaia Guarino