Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si è aperta ieri la 23° edizione del Wttc Global Summit che quest’anno ha scelto Kigali (nella foto), capitale del Ruanda, per radunare il gotha della travel industry mondiale.
Una scelta che non solo porta l’evento, per la prima volta, nel continente africano ma che rappresenta al contempo la volontà di raccontare un turismo diverso, orientato non soltanto a un futuro più sostenibile ma anche alla connessione tra le persone. Un settore, quello del travel & tourism, che il Wttc vede come fonte di benessere per la vita di tutti noi e per l’economia globale, tanto che secondo le previsioni gli investimenti nel comparto cresceranno dell’11,5% entro fine 2023 per tornare ai livelli pre-pandemici nel 2025.
Tra gli argomenti in agenda, in aggiunta a un focus sull’Africa, si parlerà di connettività e possibilità di accesso alle destinazioni, soprattutto visto che il numero di arrivi internazionali a livello globale, nell’ultimo trimestre del 2023, dovrebbe raggiungere il 96% del 2019.
Si affronterà, inoltre, il tema dell’intelligenza artificiale che entro il 2025 si stima consentirà la creazione di 97 milioni di nuovi posti di lavoro, e ancora della ripresa dell’hospitality che tra gennaio e agosto 2023 è stata protagonista di un +10,8% sul numero di camere vendute rispetto allo stesso periodo del 2022.