Il commento del direttore
Remo Vangelista
Destagionalizzazione riuscita in Norvegia, grazie al successo del programma ‘Sustainable Destination Label’. Con ben 50 attrazioni nazionali in grado di rispondere ai rigorosi criteri ecologici di Visit Norway, il Paese scandinavo ha non solo incrementato del 20% i pernottamenti italiani nel periodo 2023/2024 (durante il quale i 12,4 milioni di pernottamenti internazionali complessivi hanno fatto segnare il loro record di sempre, +12% sul 2023), ma ha distribuito gli arrivi in modo uniforme sull’intera annata.
“Valorizzando località spesso al di fuori dei circuiti tradizionali - ha spiegato al Nordic Workshop di Milano Marco Bertolini, travel trade manager Italy per Visit Norway - le label hanno permesso di indirizzare i turisti di Oslo, ad esempio, verso l’amena regione costiera meridionale del Vestfold, cuore della cantieristica vichinga, o nel Setesdal, la valle delle case in legno e dei musicisti folk riconosciuti Patrimonio culturale intangibile Unesco. La sostenibilità si è cioè dimostrata una risorsa in grado di modificare la percezione italiana di un prodotto un tempo giudicato accessibile, o meno, solo per il costo, mentre oggi per il suo valore trasformativo in relazione alla crescita personale”.
Quasi la metà delle ‘Sustainable Destination’ è inoltre distribuita a Nord di Bødo e Narvik, territori tradizionalmente legati al turismo domestico, ma l’anno scorso spinti anche dal riconoscimento di Bødo Capitale Europea della Cultura 2024. Fra i prodotti più apprezzati dagli italiani nell’estremo Nord, il nuovo Wood Hotel Bødo e i silent tour nei fiordi a bordo delle e-boat di Brim Explorer.