Tahiti da record
grazie a Olimpiadi
e Unesco

Un 2024 da medaglia d’oro. La storica vittoria nel surf di Kauli Vaast, eroe di Tahiti alle ultime Olimpiadi di Parigi, non ha soltanto acceso i riflettori sulla vitalità delle 118 isole pacifiche, ma è diventata il simbolo di una stagione turistica straordinaria.

“Insieme al riconoscimento ottenuto lo scorso luglio dall’arcipelago delle Marchesi come Patrimonio Unesco - ha dichiarato in visita a Milano Jean-Marc Mocellin, ceo di Tahiti Tourisme - la medaglia d’oro ha contribuito a rafforzare gli arrivi da tutti i mercati internazionali, in particolare dall’Italia con oltre 6mila visitatori a fine ottobre contro i 5mila 500 dell’intero 2023. A settembre abbiamo infatti registrato poco meno di 197mila turisti internazionali, compensando il prevedibile calo dei visitatori statunitensi nell’anno delle elezioni presidenziali: circa un 15-20% in meno”.

L’onda italiana è ben lungi dall’essersi esaurita con l’estate: entro i prossimi sei mesi è attesa un’ulteriore crescita del 63%, che consoliderà il Belpaese come secondo mercato europeo dopo la Francia, ma con un tasso di spesa maggiore rispetto alla media internazionale (3mila200 euro contro 2.950, per un periodo di circa 12 giorni) e, come attestato anche dall’operatore Travel World Escape, caratterizzato da un diverso profilo di cliente: non più solo honeymooners, ma famiglie allargate, pronte a viaggiare in ogni periodo dell’anno e in cerca di esperienze antropologiche, o comunque legate alla vita sociale e sostenibile del territorio.

“Il riconoscimento Unesco ha aiutato a far comprendere meglio la vastità e la varietà del nostro arcipelago, dal momento che è sempre possibile raggiungere affioramenti non toccati dalle piogge stagionali o da concentrazioni turistiche. Le Tuamotu Islands restano in ogni caso la destinazione preferita degli italiani”.

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