Thailandia, via libera al gioco d’azzardo nei casinò

Il governo thailandese ha approvato un disegno di legge per legalizzare il gioco d’azzardo nei casinò. Il progetto di legge sarà valutato dal Consiglio di Stato prima di essere discusso dalla camera bassa del parlamento, come ha segnalato il primo ministro Paetongtarn Shinawatra.

Il disegno di legge, come riporta Travelmole, propone che i casinò siano ospitati in grandi strutture che comprenderanno anche hotel, centri congressi e parchi di divertimento.

E si ipotizza già che Melco, Galaxy Entertainment e MGM Resorts siano interessati a gestire un resort con casinò all’interno.

Le aziende private hanno elogiato la decisione, definendola un vantaggio per la crescita del turismo nazionale e per l’economia in generale. Opzioni di gioco d’azzardo integrate e ben regolamentate sono già operative in altri Paesi asiatici come Singapore, Vietnam, Filippine, Cambogia, Laos e Myanmar. E anche il Giappone ha approvato un disegno di legge simile per istituire resort con casinò integrati.

Galaxy Entertainment e Mgm Resorts starebbero in effetti studiando potenziali opportunità in Thailandia, anche in sostituzione di Macao. E Las Vegas Sands sarebbe interessata a espandersi nel Paese.

“Questa iniziativa mira a promuovere il turismo, facilitare gli investimenti e affrontare il problema del gioco d’azzardo illegale - ha spiegato Paetongtarn -. I luoghi di intrattenimento possono avere un effetto benefico sul Pil e aumentare le entrate del turismo, sulla scorta dell’esempio offerto da Singapore”.

Il disegno di legge propone di consentire alle società registrate in Thailandia con un capitale versato di almeno circa 2,24 miliardi di dollari di Hong Kong di gestire resort integrati. Secondo la proposta, all’interno dei complessi, oltre ai casinò dovranno essere ospitati almeno altri quattro tipi di attività, tra cui grandi magazzini, ristoranti o locali notturni.

Secondo quanto riportato dai media locali, inizialmente il governo potrebbe concedere permessi per cinque casinò in destinazioni turistiche popolari, due a Bangkok e uno ciascuno a Pattaya, Chiang Mai e Phuket.

“È probabile che i resort integrati in Thailandia si rivolgano a viaggiatori cinesi e malesi, poiché rappresentano il maggior numero di arrivi turistici nel Paese” hanno scritto gli analisti di Bloomberg in un rapporto.

In generale, si legge su The Standard, la Thailandia prevede che gli arrivi toccheranno quest’anno la cifra record di 40 milioni rispetto ai 35,5 milioni dell’anno scorso. Il settore rappresenta circa il 12% del Pil e quasi un quinto dei posti di lavoro.

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