Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sappiamo che il marketing è una attività fondamentale per potenziare le vendite ed accrescere la notorietà dei marchi. Senza marketing, non riusciamo a differenziarci dalla concorrenza, le attività di vendita sono molto più difficili e i nostri margini sono più bassi.
Tutti hanno limitazioni di budget, per cui investire nei canali giusti è sempre una scelta molto importante.
Una cosa su cui nessuno dovrebbe avere dubbi, almeno nel mercato dei viaggi di oggi, è l’utilizzo del canale digitale.
Anche chi compra in agenzia usa il web per informarsi nell'88% dei casi. Essere presenti con comunicazioni online è fondamentale per catturare i viaggiatori di oggi e non regalare le vendite alla concorrenza.
Si parla da anni su come usare correttamente al meglio il budget marketing sul digitale. Ora che tutti hanno capito che facendo pubblicità online non è un attacco alla distribuzione tradizionale, possiamo iniziare a ragionare correttamente e competere meglio con i cosiddetti ‘pure player’ dell’online. I quali si distinguono dagli operatori tradizionali e storici soltanto nella loro capacità di comunicare meglio online ed nell’ottimizzazione dei loro siti per comunicare meglio.
Sono anni che i big dell’online hanno superato i big player tradizionali. Scrivevo qui che nel 2018 Booking ed Expedia hanno generato quasi 200 miliardi di dollari di fatturato (100 miliardi per Expedia e 93 miliardi per Booking).
Entrambi spendono la maggior parte del marketing sull’online. Booking ha speso ben 4.4 miliardi di euro in pubblicità online nel 2018 rispetto ai 500 milioni di euro spesi su marketing offline.
Quest’anno la spesa di marketing digitale mondiale supererà tutti gli altri mezzi messi insieme e tra 4 anni nel 2023 raggiungerà la quota di 60% di tutta la pubblicità mondiale. Ovviamente, non occorre essere grandi come Booking o Expedia per fare marketing online. Anzi.
Sicuramente non è consigliabile spendere grandi somme su social e motori di ricerca prima di avere ottimizzato i siti su cui mandiamo i viaggiatori web.
Partendo dai canali più efficienti, come l’email marketing (sia su database propri che su database esterni), pubblicità su siti di viaggi, oppure con piccole campagna di native, si possono iniziare ad allargare gli orizzonti ed iniziare a raccogliere i frutti che fino ad ora sono stati principalmente dominio dei grossi operatori online.
Il marketing online può avere come obiettivo la vendita diretta al consumatore sul proprio sito, ed in molti casi è auspicabile in questo mondo sempre più omnichannel. Le vendite online crescono annualmente a doppia cifra da due decenni!
L’online advertising può essere usato anche per attirare nuovi clienti con la compilazione di moduli, preventivi, o richieste di informazioni che possono essere convertite in vendite in un secondo momento. Queste azioni hanno il vantaggio ulteriore della raccolta di anagrafica da usare nelle mailing interne di Crm. Ogni email raccolto va sfruttato!
E, finalmente, la pubblicità online può essere usata per invogliare il viaggiatore a recarsi in un punto vendita (agenzia o sede di un t.o. nel nostro caso). Questo concetto di ‘Drive to store’ è fondamentale per gestire le vendite in agenzia.
Usare l’online (correttamente) è una opportunità da non perdere!