Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le vendite online di viaggi in Italia accelerano la crescita nel 2018 per arrivare a sfiorare i 12 miliardi. L’ecommerce globale in Italia supera la soglia dei 40 miliardi, arrivando al livello record di 41,5 miliardi, con un aumento di ben 18% sul 2017. Questi sono i dati comunicati dalla Casaleggio ed Associati nel loro rapporto annuale.
L’ecommerce viaggi, che rappresenta il 28% del totale, è quindi cresciuto di un miliardo in un anno, mettendo a segno un altro forte aumento. Sono quindi quasi 15 anni che l’ecommerce cresce a doppia cifra, ed ora ha raggiunto cifre veramente importanti. Ed è destinato a crescere ancora a doppia cifra per i prossimi anni anche perché l’Italia è ancora indietro rispetto agli altri paesi avanzati. In Regno Unito l’ecommerce è tre volte il livello italiano ed in Francia il doppio. Questo divario si colmerà negli anni a venire.
Omni-multicanalità
Lo studio di Casaleggio evidenzia anche l’importanza della omni-multicanalità, indicando che occorre presidiare tutti i principali ‘Touch Point’ ovvero i punti di contatto con potenziali clienti. Gli operatori che usano più canali crescono da 15 a 35 punti percentuali, mentre operatori che usano solo il canale fisico hanno risultati inferiori del trenta per cento.
Anche il mobile commerce (acquisti da dispositivi mobili) aumenta e rappresenta il 34% delle vendite totali ecommerce. Nel 2017 la percentuale era del 27% e nel 2014 solo del 13%.
Marketing
Lo studio Casaleggio analizza anche l’importante area del marketing online, fondamentale per tutti gli operatori, sia quelli che vendono online che quelli che non vendono online. Ben l’88% degli acquirenti totali (acquisti online ed offline) usano il canale internet per informarsi sul prodotto e su prezzi. Tutti gli operatori dovrebbero, quindi, usare l’online per promuovere i loro prodotto.
Solo il 33% degli operatori dichiara di riuscire a gestire il marketing online in maniera soddisfacente. Una percentuale bassa, seppure in aumento rispetto al 2017 quando il 31% si dichiarava soddisfatto.
Email marketing e sponsorizzazioni raccolgono il 20% degli investimenti. Fortunatamente, il canale Sem (Search Engine Marketing - motori di ricerca) cala di ben 7 punti a 19% degli investimenti complessivi di marketing, seguito da social (18%), comparatori (7%), remarketing (5%) e banner (4%).
Investire sul marketing digitale è diventato un must. Con una tendenza in diminuzione verso motori di ricerca a favore di canali che aiutano a promuovere meglio il brand, il mercato si sta evolvendo in maniera positiva. Aumentare gli investimenti sul digitale è fondamentale, ma deve essere graduale e ponderato, evitando i canali più popolari e costosi. Per non perdere quote di mercato, va comunque fatto, con le dovute precauzioni e con un approccio analitico.