Il commento del direttore
Remo Vangelista
Secondi gli ultimi dati Audiweb, organismo che certifica i dati internet in Italia, sono stati 41,3 milioni di italiani che si sono collegati al web nel solo mese di giugno 2019. Una quantità enorme. I dispositivi mobili fanno la parte del leone: 35,6 milioni di italiani si sono collegati ad internet tramite smartphone (l’80% dei maggiorenni italiani) e 7,5 milioni si sono collegati ad internet tramite tablet.
Essere presenti online è quindi fondamentale per tutti gli operatori. Affrontare il mondo dell’online, con le sue molteplici sfaccettature, da un punto di vista della comunicazione, può sembrare una impresa ardua. In realtà, seguendo 7 semplici regole, si può sfruttare le enormi potenzialità del web correttamente.
1. Non vedere internet come ‘concorrente’ – È assurdo considerare Internet come un concorrente. I nostri clienti potenziali si trovano online. Internet è un canale di comunicazione efficace e con ottime possibilità di aumentare il giro d’affari se usato bene. Molto spesso sento dire che internet è una minaccia. In realtà la minaccia viene solo dai concorrenti che sfruttano meglio internet. Sicuramente i cosiddetti ‘pure player’, ovvero operatori nati online, hanno avuto un vantaggio iniziale, ma internet è un canale aperto a tutti, e colmare il divario è alla portata di tutti. Internet è quindi una grande ed importante opportunità se gestita correttamente.
2. Capire a chi comunicare – Per ogni prodotto c’è un ‘target’ specifico, ovvero un cliente potenziale con determinate caratteristiche (geografiche, demografiche, economiche, etc.). Internet offre la possibilità di comunicare a dei bacini molto specifici, e quindi ottimizzare la spesa. Se, ad esempio, vogliamo comunicare ad un target di utenza sopra i 35 anni, è meglio usare con molta cautela Facebook ed Instagram, in quanto, secondo una analisi di We are Social e Hootsuite di quest’anno, la maggior parte degli utenti di questi social ha meno di 35 anni.
3. Applicare un approccio omnichannel o multichannel – Una volta che si capisce a chi vogliamo comunicare, bisogna capire dove si trovano i nostri potenziali clienti e comunicare in quei posti. I famosi ‘touchpoints’, nel gergo americano, sono i punti di contatto. Per comunicare in maniera efficace ed efficiente bisogna comunicare nei canali che permettono una comunicazione efficiente ai nostri clienti. Idealmente, se il budget lo permettesse, sarebbe auspicabile essere presente su tutti i canali possibili (omnichannel). Nel caso un cui il budget non lo permettesse, si può applicare una comunicazione multichannel, quindi su più canali.
4. Non farsi abbagliare dai grandi nomi – I cosiddetti Over the Top (Twitter, Google, Facebook, etc.) monopolizzano l’attenzione. Tuttavia, sono generalmente i canali meno conosciuti che danno più soddisfazione. Usare gli Over the Top senza dei software di ottimizzazione ed agenzie specializzate spesso aprono gli inserzionisti a possibili perdite pesanti. Inizialmente è forse meglio andare su canali più efficienti come Crm (email/whatsapp/telefonate al proprio giro di clienti), Siti specializzati (bimboinviaggio, trydoo.com, etc.) oppure email su database esterni qualificati. Solo quando si ha un budget cospicuo, software di ottimizzazione e dopo avere esaurito i canali più efficienti, si potrà passare agli over the top.
5. Evitare ‘fuffa’ – Nel mondo ci sono 1,7 miliardi di siti. Ovviamente solo pochi di questi sono utili e non tutti comunicano dati onesti. Bisogna usare il buon senso. L’obiettivo è sempre di acquistare traffico di qualità al minor costo. Ci sono tante fregature sul web (e non solo). Se un sito sconosciuto millanta milioni di utenti, forse non è il caso di usarlo. L’unica discriminante che tutela contro potenziali fregature è la qualità dell’utenza. Se l’utente acquistato da un determinato canale naviga sul sito per qualche minuto e visita più pagine, vuol dire che è probabilmente un potenziale cliente interessato. Se esce senza avere interagito sul sito e rimane solo pochi secondi, non è un utente di qualità. Nel mondo web si possono fare piccoli test per valutare la qualità dell’utenza. Una volta stabilito che il traffico proveniente da un sito è buono, si può includerlo tra i canali interessanti.
6. Interpretare bene i risultati – Ci sono molti sistemi di analisi di dati (analytics) sul mercato per siti web. Poiché si usano per interpretare i dati importanti (visite, acquisti, comportamento, ecc) è importante impostarli bene. Impostarli male può portare a conclusioni molto errate. È ancora più importante sapere interpretare i dati ed, a volte, leggere tra le righe. Per esempio, consideriamo un canale che genera la maggior parte del traffico da mobile (smartphone & tablet), ma la maggior parte delle nostre vendite avvengono da desktop, in agenzia, o al telefono. I dati di vendita indicati dal sistema di analytics non saranno fedeli al reale risultato di vendita generato da questo canale. Si può intuire il reale valore del canale analizzando le vendite generali e la qualità delle visite, oppure usare dei moduli (form) da fare compilare al cliente, e così facendo aumentare le vendite oltre a potere valutare la qualità dell’utenza acquistata.
7. Ottimizzare – Internet si presta a veloci processi di ottimizzazione della spesa e della comunicazione. Analizzando I risultati prodotti tramite sistemi di analytics si può valutare meglio i risultati e ci permettono di ottimizzare il percorso di prenotazione (funnel) in modo da migliorare il rendimento del canale ed aumentare le vendite. Spesso non si centra la comunicazione ideale al primo tentativo, ma modificando elementi della comunicazione come foto, testi (copy), orari, date, ecc si potrà rendere più efficiente la spesa marketing.
È sempre una questione di analisi e buon senso.