Il commento del direttore
Remo Vangelista
Enrica Montanucci risponde al telefono e non sembra arrabbiata. Nei giorni scorsi qualcuno aveva scritto sui social che il nostro editoriale aveva fatto storcere il naso alla presidente di Maavi.
Qualcosa era passato tra le righe di Facebook tra proclami a tenere duro e un certo fastidio nei confronti di altre associazioni che navigano poco in rete, ma non amano però l’Enrica.
Dunque Montanucci arrabbiata o infastidita?
Infastidita (e sorride n.d.r.) per la parte finale del suo editoriale, ma arrabbiata no. Tra persone civili si discute, magari su posizioni diverse, ma il rispetto lo mantengo sempre. Soprattutto nei confronti di chi fa informazione.
Tema archiviato. Restano però le incomprensioni con alcune associazioni di categoria?
Negli ultimi 3 mesi ho fatto un passo indietro, ma ho dovuto difendermi in troppe situazioni. Non capisco perché si cerchi lo scontro tra associazioni senza comprendere che il nostro primo antagonista è la politica.
Recentemente ha detto che la categoria degli adv deve risvegliarsi. Conferma?
Sento ci sia bisogno di risvegliare la categoria che a volte appare dormiente. Questo mondo viene trattato male e non riconosciuto, ma vanta persone di gran qualità e di cultura.
È vero che molti pensano voglia trasformare Maavi in un network?
Ricevo telefonate di continuo, ma non ho alcuna intenzione di creare un network. Anzi credo che il modello commerciale del network potrebbe subire qualche problema nella fase post covid. Oggi abbiamo 1.648 affiliati e altri pronti a entrare, ma non parliamo di network.
Tra Maavi e la sua agenzia sta pensando anche ad altri progetti?
Lavoro più di 10 ore al giorno e per carattere non mollo mai. Se non fossi ottimista in questa fase sarei caduta in depressione. Ricevo ogni giorno telefonate di colleghi in forte difficoltà. Ho creato una piattaforma web per il mondo incoming e tra molto partirà il portale associativo di Maavi.
Per Maavi web lancio previsto entro febbraio.
Perché con altre associazioni non riuscite a parlare?
A volte non capisco perché mi chiamano rappresentanti di categoria e troviamo linee comuni. Poi la mattina dopo mi alzo e trovo attacchi sui social. Le falsità non mi appartengono.
In questa fase sarebbe fondamentale trovare punti d’intesa…
Ho scritto almeno 30 mail a colleghi di altre associazioni ma dopo una prima timida risposta spariscono, salvo alcune Fiavet regionali. Serve un settore unito senza primi della classe e con un riconoscimento chiaro delle agenzie. Per ora non funziona…
Nel post covid le agenzie saranno chiamate a fare scelte e cambiare pelle. Siete pronti?
La distribuzione deve avere un’evoluzione culturale e digitale. Ho detto a tutti i colleghi che il nostro slogan deve essere unione e innovazione.
Sull’unione sarà un percorso lungo e accidentato….