Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Per il turismo il contraccolpo è già stato immediato ma ci stiamo preparando a contare danni ancora più gravi. E non saranno perdite indifferenti, possiamo già dirlo. Penso che purtroppo il peggio debba ancora venire”. È preoccupato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, per la situazione che si sta venendo a creare con il coronavirus cinese.
“Noi di cancellazioni e disdette ne stiamo già vedendo moltissime, anche io personalmente all'interno del mio gruppo, specialmente a livello di gruppi e tour operator. Per il mercato cinese sarà un anno molto complicato".
Intervistato dall’Ansa, il presidente non nasconde le difficoltà: "Se i contagi si allargassero in tutta Europa questo significherebbe metterci in difficoltà anche su tutti gli altri mercati. Penso ad esempio al mercato americano, che è molto sensibile a questi fenomeni. Se cominciassimo a parlare di casi a Parigi, casi a Londra, casi in Italia gli americani si tirerebbero indietro senza dubbio".
Il Capodanno cinese
"Il mercato del Far East - continua il presidente degli albergatori italiani - per gli alberghi in questo periodo di bassa stagione (che corrisponde al loro Capodanno in cui viaggiano molto) è molto importante ed è una grossa fonte di business. Poi bisogna considerare che è un danno per gli alberghi di fascia lusso (perché il turista individuale è un turista con alta capacità di spesa), ma anche per tutti gli alberghi di fascia medio-alta perché i gruppi spendono di meno sull'accomodation e spendono tantissimo nello shopping, altro settore che sarà molto danneggiato".
Anche la questione dei rimborsi non sembra di facile soluzione: "Nella causale delle cancellazioni - conclude Bocca - specificano che è il loro Governo a non farli partire. Quindi anche a livello di rimborsi, essendoci una causa di forza maggiore, sarà un disastro".