Il commento del direttore
Remo Vangelista
Se per noi è importante un buon bicchiere di acqua fresca, per i turisti cinesi è altrettanto importante avere accesso a un bicchiere di acqua calda. I visitatori del nostro Paese non sono tutti uguali, il futuro del turismo italiano passa dai flussi in arrivo dalla Cina e per questo è importante chiedersi come accogliere questi turisti. L'evento “Mercato turistico cinese: strategie di promozione e di accoglienza”, organizzato all'Università Roma Tre dal master Linguaggi del turismo e comunicazione interculturale, insieme a Italian Lifestyle, è stata l'occasione per riflettere su una delle principali sfide del turismo italiano, con un focus sulla città di Roma.
Le richieste dei turisti cinesi
Quando parliamo di turismo cinese dobbiamo immaginare una 'grande muraglia' che segna differenze per ciò che riguarda abitudini, capacità e caratteristiche.
Una diversità che va compresa, anche perché le stime dell'Omt dicono che il mercato turistico cinese diventerà, entro il 2020, il più grande al mondo. La dottoressa Alessandra Priante, capo ufficio rapporti internazionali del cerimoniale del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, intervenuta alla giornata di studi, ha introdotto il concetto di turismo come scienza, citando l'approccio ingegneristico di CTrip, una delle principali realtà del turismo online in Cina, che valuta il valore di una destinazione di viaggio attraverso l'analisi dei big data, la facilità con cui si ottiene il visto e la sicurezza del turista.
Priante ha sottolineato anche: “Il flusso in crescita del turismo cinese ha imposto una riflessione e un miglioramento delle modalità comunicative. Pensiamo ad Aeroporti di Roma che nel corso della sua trasformazione chinese friendly è stato eletto per due anni consecutivi miglior scalo europeo”.
E proprio sulla Capitale si è concentrato l'intervento di Carlo Cafarotti - assessore allo sviluppo economico, turismo e lavoro della città - che ha constatato come il marchio Roma abbia una buona presa sui turisti cinesi.
Il nodo della sicurezza
Ma l'assessore ha anche indicato le criticità e una road map per migliorare l'esperienza turistica. “I cinesi sono molto attenti alla sicurezza, trovandosi in un contesto culturalmente molto diverso ne hanno una percezione alterata. Su questo dobbiamo lavorare anche potenziando i punti di contatto in caso di emergenze: è un tema su cui siamo all'opera con l'ambasciata”.