Il commento del direttore
Remo Vangelista
È il Trentino-Alto Adige a risultare la destinazione più social d’Italia, ossia dotata di maggiore capacità di appeal, immediatamente seguita dalle Marche e poi, con una distanza più significativa, da Sicilia, Lombardia e Veneto.
Lo dice il Regional Tourism Reputation Index per il 2019 realizzato da Demoskopika, che premia il Trentino per la sua capacità di posizionamento e di penetrazione nell’immaginario dei turisti.
L’indagine di Demoskopika è stata realizzata analizzando 754 milioni di pagine indicizzate, circa 3,9 milioni di like sulle reti sociali, poco più di 44 milioni di recensioni conteggiate e 300mila strutture ricettive.
Oltre alla palma di migliore sui social, l’indagine premia anche alcune eccellenze ‘settoriali’. Ad esempio, il Lazio, che detiene il sistema ricettivo italiano più “apprezzato”, ottenuto dalla performance media dei punteggi delle graduatorie parziali emerse dai siti di ranking utilizzati e, cioè, con il maggior numero di recensioni totalizzate e di valutazioni positive sul totale delle strutture rilevate, immediatamente seguito dall’Emilia Romagna e nuovamente dal Trentino Alto Adige.
La destinazione turistica più ricercata sul web è invece l’Emilia Romagna in compagnia di Toscana e Veneto, mentre il primato al Sud va alla Sicilia.
“Per accrescere la loro reputazione, – commenta il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – le destinazioni turistiche devono saper scommettere sul passaparola 2.0 che ha letteralmente influenzato il mercato turistico generando una nuova generazione di consumatori. Ogni recensione, positiva o negativa, che viene condivisa con una moltitudine di persone tramite i social e le online travel agencies genera un immenso e costante flusso di informazioni condizionando la scelta del turista e contribuendo a determinare una crescita o una perdita della credibilità della destinazione turistica. In questa direzione vince chi è più capace di suscitare interesse per le destinazioni dimostrando un utilizzo sapiente e integrato dell’innovazione tecnologica”.