Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’estate comincia a entrare nel vivo e gli stranieri sono tornati ad affollare città d’arte, laghi e spiagge della Penisola. I dati diffusi da Assoturismo Confesercenti prevedono che il trimestre estivo produca il sistema ricettivo italiano 212,8 milioni di presenze, con i turisti stranieri a trainare la ripresa (+9,6%). Numeri che fanno tornare il sorriso ad albergatori e fornitori di servizi, anche se da più parti si segnala la flessione dei turisti tedeschi, colpiti da una fase di recessione economica che impone la revisione dei budget destinati alle vacanze.
E così, accanto a un vero e proprio boom di visitatori dagli Stati Uniti, un mercato storico punto di riferimento per il nostro incoming sta perdendo terreno.
Il grido d’allarme viene lanciato dagli operatori turistici del lago di Garda, tradizionale bacino di riferimento per la clientela tedesca. Come riporta il Giornale di Brescia infatti, gli albergatori del Benaco sottolineano come la flessione non sia dovuta al rincaro dei prezzi e dei collegamenti, ma alla recessione economica attraversata dalla Germania.
“È indubbio che in questo momento, con l’inflazione al rialzo, l’aumento dei costi dei voli incida sugli arrivi dei turisti nelle nostre destinazioni - commenta Marco Merlo, presidente del consorzio Albergatori e ristoratori di Sirmione -. Ma per i tedeschi il problema è l’inflazione e questa è una caratteristica della cultura tedesca: quando c’è un momento di incertezza economica e di calo della possibilità di spesa, vengono meno a quello che è l’appuntamento più atteso della vacanza sul Garda”.
“Si sente la penuria di stranieri che arrivano con l’aereo a causa dell’aumento delle tariffe - conferma Giuseppe Caccamo, presidente di Assohotel Lombardia orientale - e questo ci penalizza sicuramente. Ma la mancanza dei tedeschi sul basso lago credo dipenda dal fatto che l’economia tedesca non stia andando a gonfie vele”.
Cambia lo scenario ma il paradigma si ripete: “Anche in Liguria – assicura il presidente della locale Federalberghi, Aldo Werdin – abbiamo assistito a una flessione del mercato tedesco. Personalmente, presso l’Excelsior Palace di Rapallo ho potuto constatare che l’incremento del 15% registrato sul fronte della clientela straniera in generale (a trainare gli americani), non è sostenuto dalla componente tedesca, passata dal 9% dei flussi totali del giugno 2022 al 5% del giugno 2023”.
Werdin non ritiene si tratti di una conseguenza dell’aumento dei prezzi – “lo abbiamo contenuto nell’ordine del 5-7% malgrado il rincaro dei costi energetici” – quanto della recessione in atto: “I tedeschi sono molto attenti al bilancio familiare e quest’anno stanno scegliendo di far vacanza in Germania”.
A quella di Werdin si unisce la voce di Emilio Massimo De Ferrari, presidente dell’Associazione albergatori Isola d’Elba e rappresentante degli albergatori elbani presso Federalberghi. “Abbiamo dovuto rivedere le ottime previsioni di inizio anno alla luce del meteo sfavorevole e della crisi del mercato tedesco, che ha influito nelle prenotazioni da aprile in poi”.