Viaggi in Ue e restrizioni: regole Paese per Paese

Cambia ancora la mappa per gli spostamenti turistici all’interno dell’Europa. Per contenere la diffusione della variante Delta, i Paesi ricorrono a nuove restrizioni. Ecco quindi gli ultimi aggiornamenti del sito Viaggiare Sicuri della Farnesina per chi viaggia nel Vecchio Continente.  

Novità arrivano dal nord: l'Islanda consente l'ingresso dei cittadini e residenti dei Paesi Ue previa registrazione nelle 72 ore antecedenti all'arrivo, abbinata a una certificazione che attesti di essersi sottoposti, nelle ultime 72 ore, a un tampone molecolare Pcr con esito negativo. Al netto di alcune esenzioni, sussiste l'obbligo di sottoporsi a 2 test obbligatori una volta a destinazione, il primo immediatamente e il secondo dopo il quinto giorno di quarantena.

Sono esenti dalla certificazione del tampone prima dell'ingresso, dal tampone allo sbarco e dalla quarantena i viaggiatori che: siano in possesso di certificazione medica di guarigione dalla malattia covid-19 (test PCR o test sierologico) in formato cartaceo o elettronico, in lingua islandese, danese, norvegese, svedese o inglese; abbiano completato la vaccinazione anti covid-19, effettuata con uno dei vaccini approvati dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), almeno 14 giorni prima dell’ingresso e siano in possesso di un valido certificato di vaccinazione in formato cartaceo o elettronico, in lingua islandese, danese, norvegese, svedese, inglese o francese o tradotto in una di queste lingue; siano nati dal 2005 in poi.  

In Germania, chiunque giunga per via aerea deve disporre, prima dell'imbarco, di una documentazione che dimostri la vaccinazione, guarigione dal Covid o il risultato negativo a un tampone antigenico o molecolare (eccetto per i bambini sotto i 6 anni).  

Mediterraneo
La Croazia punta invece sul Green Pass: i viaggiatori provenienti dall'Ue possono entrare su presentazione del Certificato Digitale Covid in formato digitale o cartaceo. Chi ne fosse ancora sprovvisto può optare per un tampone Pcr negativo eseguito non oltre le 72 ore precedenti l'ingresso nel Paese o un test antigenico rapido negativo effettuato non oltre le 48 ore precedenti l'ingresso nel Paese. Rimangono valide altre certificazioni vaccinali o di guarigione.  

Per quanto riguarda la Spagna, si legge ancora sul sito della Farnesina, le misure variano a seconda della categoria di rischio dei Paesi di provenienza definita settimanalmente dal Governo spagnolo. In generale occorre però sottoporsi a un controllo sanitario prima dell'ingresso insieme alla compilazione di un formulario di salute pubblica da presentare al proprio arrivo.  

La Grecia non modifica le proprie procedure. Rimane obbligatoria la compilazione del Plf e la presentazione del risultato di un tampone negativo o del Green Pass.  

L'Ungheria, infine, dal 1° luglio ha riaperto i confini ai turisti stranieri purché muniti all'arrivo di un certificato Green Pass Covid Ue.

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