Il commento del direttore
Remo Vangelista
Grazie agli ultimi protocolli di sicurezza, da gennaio le Isole Vergini Britanniche hanno ripreso ad accogliere visitatori internazionali sia vaccinati che non, ma l’immagine dell’arcipelago caraibico è oggi in fase di radicale trasformazione. Simbolo della nuova stagione turistica sarà il West End Ferry Terminal di Tortola, progetto di design 'organico e futuristico' dal valore di 1 milione 50mila dollari e pronto alla costruzione dal prossimo luglio.
“Siamo conosciuti come l’arcipelago delle 60 isole - ha dichiarato Anthony McMaster, chief executive officer dell’agenzia nazionale Recovery&Development - ma il nostro è innanzitutto un territorio d’acqua, esteso per ben 200 miglia quadrate”. La struttura, che si propone di 'illuminare' ogni aspetto dell’identità nazionale, sarà alimentata da energia solare.
Il regno dell’island hopping
“Oltre che sulle spiagge delle isole vulcaniche di Tortola, Virgin Gorda, Jost Van Dyke e della corallina Anegada - spiega Ida Buonanno, trade manager Italy di Aviareps - l’offerta turistica fa leva sull’antica foresta pluviale del Sage Mountain National Park per esperienze trekking e biking, ma valorizza anche l’eredità spagnola di Little Fort, le miniere di Copper Mine o il black diving per esplorare i tanti scafi affondati nei secoli della pirateria. Le BVI sono una destinazione ideale per l’island hopping: richiedono poco più di 15 o 30 minuti di traghetto per spostarsi, imbattendosi in unicità naturali come l’Anegada Rock Iguana o le specie autoctone di Flamingo Pond”.
Con un ampio ventaglio di soluzioni ricettive, che vanno dal glamping al noleggio di yacht anche senza equipaggio, i gruppi possono inoltre usufruire in esclusiva di intere isole, come Necker e Moskito Island del magnate Richard Branson.