Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Uvet da oggi è anche un tour operator". Luca Patané rompe subito gli indugi e accanto a Mario Roci annuncia l'acquisizione del 100% di Settemari da parte del gruppo. Bocche cucite però sul valore dell'operazione: "Abbiamo deciso di mantenere il prezzo un dato riservato", confermano entrambi, concentrandosi poi su reciproci complimenti.
"Non prendo scorciatoie, sono un fondista. La fiducia si costruisce con i risultati e la mia prima scelta è sempre stata quella di 'sposare' un industriale del turismo", spiega il presidente del gruppo Uvet Patané. Prosegue Mario Roci, fondatore del tour operator: "Settemari trova così la sua collocazione ideale, grazie alla potenza distributiva di Uvet. Per noi è l'inizio di una nuova fase".
I dettagli dell'operazione
Per comprare il 100% di Settemari, Uvet ha usato linee di credito proprie, ma ha fatto ricorso anche al debito bancario, bussando alle porte degli istituti con cui ha sempre lavorato: Unicredit, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi e Veneto Banca.
Ma cosa cambia da oggi a livello operativo? "Dobbiamo dare il tempo necessario al gruppo per capire come funziona un tour operator", mette le mani avanti Roci. Ma Patanè è sicuro che "l'integrazione sarà veloce e i risultati saranno tangibili da qui a un anno".
I piani per il futuro li spiega Roci nel dettaglio: si potrà investire su destinazioni su cui finora non ci si era ancora impegnati, così come potranno cambiare le logiche di prodotto grazie alla forza di una rete distributiva da oltre 1.500 agenzie.
A. P.
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